Ciao, io sono della prefettura di Akita. Akita si trova nel nord dell’isola di Honshu, nella regione del Tohoku, sulla costa ovest. È una prefettura poco conosciuta, non molto famosa per un turismo estero, non ci sono grandi città come le metropoli di Tokyo o Osaka. In compenso, abbiamo la fortuna di vivere in mezzo a molta natura.

Mare, campagne, foreste, montagne e moltissime terme naturali. La parte nord della prefettura è molto boschiva e viene praticata la silvicoltura, la coltivazione delle piante per la produzione del legno, principalmente di cedro. Akita presenta una delle 3 aree boschive più estese ed importanti del Giappone. Le altre 2 sono in Aomori e Nagano.

Esiste una città a nord di Akita, tra i monti, che si chiama Ōdate. È famosa per l’artigianato del cedro di Akita, addirittura ha una cupola di legno di cedro che è tra le più grandi del mondo.

Ōdate è famosa anche per l’artigianato Mage wappa, l’utilizzo di un peso unico di corteccia di cedro per creare oggetti (principalmente vassoi e contenitori). Questi pregiatissimi oggetti si sono visti al padiglione Giappone all’ultimo Expo tenuto a Milano nel 2015.

In Giappone si dice che dove c’è buon riso c’è anche buon sakè. In effetti Akita è terza per produzione di riso. Il riso da pasto Akita komachi è tra più apprezzati in Giappone. Le cantine premiate e produttori rinomati di sakè in Akita sono tanti. Ci sono 37 cantine di cui una storica del 1487. Akita è la 4ª prefettura per produzione di sakè ed è anche la 1ma per consumo. La definirei la prefettura del sakè!

A fianco al mio paesino natio, c’era un grande lago chiamato Hachiro. Era il 2º per grandezza in Giappone. La politica di risanamento dell’economia nel dopoguerra ha deciso di creare una nuova e grandissima zona agricola. Nel 1957 è iniziata una vastissima opera di bonifica del lago per creare nuove piantagioni agricole. I lavori sono terminati nel 1977. Moltissimi agricoltori sono stati chiamati da tutto il Giappone per creare questa nuova zona abitata rurale, diventata un modello nazionale di agricoltura. La zona è stata denominata Ōgata mura con un concorso nazionale.